Il concetto di dieta viene erroneamente inteso nel linguaggio comune come “restrizione" dell’alimentazione o “astinenza da cibo". In realtà questo termine ha un significato differente, più ampio ed appropriato: infatti, tutti noi “siamo a dieta", nel senso che ci alimentiamo quotidianamente e ciò costituisce una parte integrante e articolata della nostra vita.
Il significato più antico e vero di “dieta" ci dà indicazione su come dovrebbe essere impostata e gestita la nostra alimentazione. Il termine, infatti, deriva dal greco e si può tradurre come “stile di vita" e nel vocabolario della lingua italiana viene indicato come l’insieme degli alimenti che vengono introdotti quotidianamente affinché vengano soddisfatte le necessità biologiche dell’organismo in termini di nutrienti ed energia. Unendo i due significati è facilmente intuibile che non si parla di restrizione, bensì di armonia dei nutrienti che compongono l’alimentazione, un’interrelazione tra forze fisiologiche, psicologiche, sociali e culturali. Essa deve soddisfare sia le esigenze nutrizionali biologico-metaboliche, sia l’aspetto emozionale del cibo. Il dietista ha il compito di individuare, per ciascun paziente, il percorso educazionale e terapeutico a lui più idoneo.
La dieta, intesa come scelta razionale degli alimenti, diventa il mezzo più idoneo per prevenire malattie, disordini metabolici e disturbi funzionali. Quando ci si discosta ripetutamente e in modo continuo da un’alimentazione equilibrata si può incorrere in patologie gravi come l’obesità, il diabete, la sindrome metabolica e i tumori, che non sono altro che la risultante di errate abitudini alimentari che non rispettano le reali necessità dell’organismo.
In questo caso, cioè nell’ambito della patologia, la dieta acquista il significato di terapia dietetica o dietoterapia, che ha lo scopo di eliminare i sintomi e i segni di malattie causate o correlabili ad errori dietetici, minimizzare o ritardare l’evoluzione di molte malattie degenerative croniche.
Altro aspetto da non tralasciare è il grande impatto che la dieta, intesa in questo caso come strumento per correggere una situazione sia metabolica sia estetica, può avere sull’autostima e sull’accettazione di noi stessi.
Quello emozionale, affettivo e relazionale sono tre componenti fondamentali da tenere in considerazione quando si parla di alimentazione, ma ancora di più quando ci si rivolge a persone che vogliono intraprendere o hanno già cominciato un percorso di dietoterapia.
Il nostro Studio considera fondamentali anche gli aspetti più etici e “pratici" dell’alimentazione: la qualità delle materie prime, la filiera del cibo, il rispetto verso l’ambiente e la sostenibilità della nostra dieta, sono alcuni esempi e rappresentano argomenti importanti per noi dietiste, sui quali cerchiamo di improntare il nostro stile di vita, sui quali ci manteniamo aggiornate e riguardo ai quali teniamo molto a dare informazioni e consigli pratici ai nostri pazienti.
Infatti, vi sono alcuni semplici accorgimenti che potrebbero avvicinarci ad un consumo più consapevole e ad un maggior rispetto per l’ambiente, anche attraverso le scelte alimentari.
I gruppi G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale), per esempio, sono una realtà ancora troppo poco conosciuta nel nostro Paese ma che per fortuna negli ultimi anni sta riscuotendo molta approvazione e partecipazione da parte delle famiglie italiane.
I G.A.S. consistono in gruppi di persone che si uniscono spontaneamente per comprare all’ingrosso prodotti alimentari; si dicono “solidali” perché i membri del gruppo si organizzano per distribuirsi autonomamente, a turno, gli alimenti ordinati; solidarietà verso i piccoli produttori che forniscono i prodotti e solidarietà verso l’ambiente.
All’interno della realtà dei Gruppi di Acquisto Solidale rientra anche il commercio a Chilometro Zero, il quale consiste nella commercializzazione e vendita dei prodotti nella stessa zona in cui questi vengono prodotti, generando così risparmio economico e ambientale.
Spesso i produttori da cui i G.A.S. si riforniscono sono piccole aziende che attuano agricoltura biologica o anche biodinamica. Negli ultimi anni, i prodotti di tali metodi di agricoltura hanno avuto un’esplosione di consensi; pur mantenendo uno spirito critico ad esempio osservando l’etichetta, il luogo di produzione etc., è evidente che queste tecniche di coltivazione possono assicurarci una qualità migliore degli alimenti e perciò maggior benessere.
Dobbiamo iniziare ad interessarci e informarci maggiormente sulla qualità dei cibi che compriamo e mangiamo; quelli sopra elencati sono solo alcuni esempi che possono però portare a grandi benefici per il nostro benessere, società e ambiente.