Facciamo un po’ di chiarezza!
I dietisti sono gli unici professionisti della nutrizione regolamentati dalla legge, con riconoscimento di autonomia e responsabilità (L.42/99-L.251/2000), disciplinati da un codice deontologico e garanzia del massimo livello di prestazione.
Può definirsi dietista solo chi ha conseguito la Laurea triennale in Dietistica, istituito presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia. L’accesso al corso di laurea è a numero chiuso. L’esame finale abilita all’esercizio della professione. Gli atti di competenza sono (dal profilo professionale):
a) organizzazione e coordinamento delle attività specifiche relative all’alimentazione in generale e alla dietetica in particolare;
b) collaborazione con gli organi preposti alla tutela dell’aspetto igienico sanitario del servizio di alimentazione;
c) elaborazione, formulazione ed attuazione delle diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte del paziente;
d) collaborazione con altre figure al trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare;
e) studio ed elaborazione della composizione di razioni alimentari atte a soddisfare i bisogni nutrizionali di gruppi di popolazione e pianificazione dell’organizzazione dei servizi di alimentazione di comunità di sani e di malati;
f) attività didattico-educativa e di informazione finalizzate alla diffusione di principi di alimentazione corretta tale da consentire il recupero e il mantenimento di un buono stato di salute del singolo, di collettività e di gruppi di popolazione.
L’ordinamento degli studi è stabilito per legge. Durante il corso di laurea è prevista la frequenza obbligatoria con tirocinio pratico supervisionato da colleghi esperti, in ospedale, in strutture di sanità pubblica e in aziende di ristorazione per un numero complessivo di 1500 ore, al termine del quale lo studente deve dimostrare competenza clinica e professionale sufficiente per poter accedere all’esame abilitante. L’aggiornamento continuo dopo la Laurea è obbligatorio e controllato dagli organismi ministeriali e rappresentativi della professione (in Italia ANDID) in appositi registri. Il mancato raggiungimento del numero previsto di ore formative comporta sanzioni fino alla sospensione dell’esercizio della professione.
Per la professione di dietologo è necessario conseguire la laurea in medicina e la specialità in Scienze dell’Alimentazione (scuola di specialità post laurea). Un medico dietologo (o specialista in scienze dell’alimentazione) ha la responsabilità clinica dei propri pazienti: è cioè colui al quale compete la diagnosi, l’inquadramento nosologico e clinico e la prescrizione della dieta.
Definire il nutrizionista è forse più complesso. Alla scuola di specialità in scienze dell’alimentazione possono infatti accedere anche i farmacisti, i biologi e altri, per i quali viene il percorso formativo è comunque diverso da quello dei medici. Per definirsi nutrizionisti devono conseguire una Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione umana o frequentare la Scuola di specializzazione in Scienze dell’Alimentazione. Al termine del percorso formativo anche farmacisti e biologi acquisiscono competenze in materia “nutrizionale".
Dall’esame dei profili professionali e degli ordinamenti didattici appare per questi ultimi preclusa la possibilità di elaborare diete e il trattamento dietetico per soggetti affetti da patologie (competenza invece chiaramente assegnata al dietista – seppur sempre su prescrizione medica -) e situazioni cliniche specifiche. Gli ordinamenti didattici e gli obiettivi formativi dei corsi suddetti non prevedono l’acquisizione di competenze nell’ambito della nutrizione clinica e della dietetica per patologia, né tirocini obbligatori o di durata prevista dalla legge presso ospedali o ambulatori del SSN (eccezion fatta per la Scuola di specializzazione in Scienze dell’Alimentazione – peraltro riservata ai medici).
Non è infatti la dizione “nutrizionista" che fa la differenza, ma le competenze proprie della professione.
Fonti:
Dietitians of Canada
ANDID – Associazione nazionale dietisti